MadeWithLove © 2021-24 | CASAMATRICE di EliCampi e GianluDeFra | Scala Santa Maria del Monte 49, Caltagirone (CT), Sicilia, Italia
C.I.R. 19087011C100679 - C.I.N. IT087011C1ZDSWYKXZ
«Calacte è città di vasai fin dalla preistoria, prima che Calacte fosse Calacte. Ma anche di aggrovigliate migrazioni. Gli Arabi le diedero il nome e la topografia – le strade strette, tortuose, gli imprevedibili slarghi: così simili alla casbah di Tunis o di Tanger – ne connotarono la lingua – un dialetto tutto pieno di ‘u’, aspirate, gutturali, – e i tratti somatici degli abitanti. Poi altri transiti: Normanni, Genovesi – che quelle strette strade chiamarono carruggi – Ebrei, Francesi, Aragonesi. Gli Spagnoli infine. Il Seicento: un vissuto che ancora pulsa nei muri dei palazzi, nelle icone sbiadite, nelle grate ferrigne dei conventi. La storia di Calacte, che città gratissima, per le sue laute donazioni, la monarchia spagnola nominò, è simile a quella di tutte le città demaniali siciliane: storia di nobili e conventi, di artigiani e querceti, di libertà civiche e schiavitù di classe, di una campagna avara e splendente, tante volte teatro di sanguinose jacquerie (…)»*
Caltagirone, inserita nel novero dei beni tutelati dall’Unesco dal 2002, è meta di viaggiatori da secoli e il suo centro storico pullula ancora oggi di botteghe di ceramisti, testimonianza del più antico mestiere artigiano ancora praticato nel luogo. Casamatrice è un desiderio realizzato di far rivivere un’antica dimora cambiandone la destinazione d’uso in una residenza d’artista che nasce nel contesto unico della Città della Ceramica. È affacciata su una delle meraviglie di Caltagirone, la Scala di Santa Maria del Monte con i suoi 142 gradini rivestiti da maioliche che è manifesto plastico della maestria dei suoi artigiani, una strada monumentale che ha il compito di testimoniare, conservare e tramandare l’identità dell’arte ceramica caltagironese.
La scalinata è un’opera di ingegneria urbanistica pensata per unire il nucleo originario della Città con la sua prima chiesa madre, la chiesa di Santa Maria del Monte detta anche chiesa della Matrice, con il centro civico dell’antica Deputazione Senatoriale, l’attuale piazza Municipio. È questa la principale meta turistica della città e sua immagine nel mondo. I lavori iniziarono nel 1606 con l’abbattimento di numerose case e ancora nel 1615 si hanno notizie storiche che non era completa. L’attuale assetto risale alla metà del 1800 con la composizione in 142 alzate. Scenario monumentale venne presto usata per realizzare, in occasione delle feste padronali impianti di illuminazione votiva con disegni estemporanei e improvvisati. Un monaco caltagironese, Padre Benedetto Papale ideò una “regola” per dare forma ed interpretazione alle luci dei coppi ad olio e basandosi sulle metodologie del ricamo iniziò quella che oggi è conosciuta come la “Luminaria di San Giacomo”.
*Maria Attanasio, ‘Correva l’anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile’, Sellerio editore Palermo, 1994
**Foto di Mario Iudica, tratta da A. Ragona, 'La Scala di Santa Maria del Monte in Caltagirone', Tringale Editore, Palermo, 1989